giovedì 2 agosto 2012

Il castello di Neuschwanstein-4

Ludovico II, re di Baviera dal 1864
Biografia II
La storia delle origini
Ludovico II, re di Baviera dal 1864, inviava le seguenti righe di ammirazione, nel maggio del 1868, all'adorato Richard Wagner:
"E' mia intenzione far ricostruire l'antica rovina del castello di Hohenschwangau, nei pressi della gola di Pöllat, nello stile autentico delle antiche fortezze dei cavalieri tedeschi e devo confessarVi di rallegrarmi molto all'idea di potervi soggiornare un giorno (fra tre anni); vi dovranno essere sistemate numerose camere per gli ospiti, confortevoli e accoglienti, dalle quali si potrà godere una stupenda vista sull'augusto monte del Säuling, sulle montagne del Tirolo e sulla vasta pianura; Voi Lo conoscete bene, l'adorato ospite che vorrei ospitarvi; il luogo è uno dei più belli che si possano trovare, sacro e inavvicinabile, un tempio degno di Voi, divino amico, che faceste fiorire l'unica salvezza e la vera benedizione del mondo. Vi ritroverete anche reminiscenze dal 'Tannhäuser' (Sala dei cantori con vista sulla fortezza sullo sfondo), dal 'Lohengrin' (Cortile del castello, corridoio aperto, sentiero per la cappella); in ogni senso questo castello sarà più bello e confortevole di quello più in basso di Hohenschwangau, che annualmente viene dissacrato dalla prosa di mia madre; gli Dei dissacrati si vendicheranno e si tratterranno con Noi, lassù sulle ripide cime, allietati dall'aura del Paradiso."
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Disegno ideale per il castello di Neuschwanstein di Christian Jank, 1869



Vengono qui menzionati quasi tutti gli aspetti del Neuschwanstein di Ludovico II. Ciò a cui non si fa alcun riferimento è invece la ragione politica: nel 1866 la Baviera, alleata con l'Austria, aveva perso la guerra contro la Prussia, in fase espansiva. La Baviera fu costretta ad accettare una "alleanza difensiva e offensiva" che in caso di guerra toglieva al re la facoltà di disporre del suo esercito. Con ciò, a partire dal 1866, Ludovico II non era più un sovrano nel pieno esercizio delle sue funzioni. Questa limitazione rappresentò la peggior disgrazia della sua vita. Nel 1867 iniziò a progettare, con i suoi castelli, un regno tutto suo nel quale agire e potersi sentire come un vero re.

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Ludovico II trascorse l'infanzia
nel castello di Hohenschwangau.
Il principe ereditario Massimiliano II di Baviera, padre di Ludovico, aveva fatto restaurare a partire dal 1832 il cadente castello di Hohenschwangau in "stile gotico". Il romantico scenario alpino aveva lasciato una profonda impressione nel giovane Ludovico, il quale elesse questo castello estivo a una delle sue residenze preferite.
Hohenschwangau era decorato con scene che si ispiravano a leggende e poemi medievali, fra i quali spiccava quello dedicato a Lohengrin, il cavaliere del cigno. Già in gioventù Ludovico si identificò con quel Lohengrin, cui Richard Wagner nel 1850 aveva intitolato un'opera romantica.
Il cigno era anche l'animale araldico dei conti di Schwangau, di cui il re si considerava successore. Già Massimiliano II aveva elevato il cigno a motivo dominante di Hohenschwangau. La venerazione idealizzata del Medioevo veniva a combinarsi qui con una concreta tradizione locale.

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