Verrès, convento di S. Egidio (a. 925) dominato dal severo castello.
Superata la stretta di Bard si giunge al villaggio di Arnaz, con la sua chiesa romanica. Poco discosto emerge un poggio sul quale vi sono i resti del castello dei Baroni di Arnaz che lo costruirono nel X secolo.
Più oltre, allo sbocco della valle di Ayas, si trovano due gioielli dell'architettura medioevale: il maniero di Verres e il castello di Issogne. Il maniero di Verres, detto comunemente 'La Rocca', si eleva quadrato sull'inaccessibile dosso roccioso che chiude lo sbocco della valle di Ayas.
Più oltre, allo sbocco della valle di Ayas, si trovano due gioielli dell'architettura medioevale: il maniero di Verres e il castello di Issogne. Il maniero di Verres, detto comunemente 'La Rocca', si eleva quadrato sull'inaccessibile dosso roccioso che chiude lo sbocco della valle di Ayas.
Verrès m. 440 (a. 1360) esempio di casa fortezza medievale.
Si tratta del più classico esempio di casa-fortezza giunto sino a noi perfettamente conservato. Costruito nel 1390, fu munito di alte mura e piazzole per artiglieria nel 1536.
Alla severità del cipiglio esterno, fa riscontro la grandiosità e ricchezza degli spazi interni collegati da scaloni e anditi armonicamente distribuiti in un ammirevole equilibrio compositivo.
Issogne m. 390 (a. 1480) L'artistico cortile e la graziosa fontana con il melograno di ferro battuto.
Totalmente privo di qualsiasi bardatura guerresca, quasi confuso nel contesto edilizio in cui si trova, il Castello di Issogne é l'esempio più prezioso di residenza nobiliare valdostana. Fu costruito nel 1480 da Ibleto di Challant, sui resti di una più antica dimora, per farne la residenza principale estiva della famiglia.
Poco fuori l'agglomerato di quest'ultima località, si trova il castello di Ibleto di Challant, oggi residenza privata dei Conti Passerin d'Entreves.
Ussel m. 615 a. 1350)
L'interno, oggi completamente diroccato, presentava una disposizione a piani sovrapposti collegati da scalette a chiocciola. Il castello, o maniero, di Ussel, per la sua concezione progredita degli spazi , tutti collegati e resi più armonici da tentativi di ornamenti decorativi non strettamente funzionali, é considerato l'elemento di transizione tra la rozza fortezza primitiva e la dimora feudale quattrocentesca.
Fènis m. 547 (Aimone di Challant a. 1340) Imponente e pittoresca costruzione, già sede del Museo dell’arredamento Valdostano.
Adagiato sulla verde collinetta che anima la vasta conca pianeggiante compresa tra Chambave e Saint Marcel, il castello di Fénis ci viene incontro in tutta la sua coreografica spettacolarità. Cinto da un doppio ordine di mura merlate, si articola in numerose torri: circolari, quadrate, tozze che, con aria spavalda, si profilano nello spazio di cielo lasciato libero dalle quinte vallive. L'aspetto dell'insieme é assai bellicoso ma il castello, più
che sedi di armigeri, fu dimora gentilizia della famiglia dei Challant del ramo di Fénis. L'interno del castello é ben conservato e restaurato. Oltre la barriera delle torri e dei camminamenti, si trovano i locali di abitazione, ai quali si accede da un cortiletto cinto da logge e ballatoi.
che sedi di armigeri, fu dimora gentilizia della famiglia dei Challant del ramo di Fénis. L'interno del castello é ben conservato e restaurato. Oltre la barriera delle torri e dei camminamenti, si trovano i locali di abitazione, ai quali si accede da un cortiletto cinto da logge e ballatoi.
L'estrema semplicità di questo angolo raccolto, quasi claustrale, é ravvivata dagli affreschi che ornano i muri perimetrali sino al secondo piano e che raffigurano, inquadrati da motivi geometrici, santi, fatti e leggende medioevali.
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Annaemy