Il castello normanno
Nel corso dell'XI secolo assunse particolare importanza in Europa la presenza politica e culturale dei Normanni. Essi conquistarono l'Inghilterra a partire dal 1066, e l'Italia e la Sicilia dal 1071.
Notevole fu la loro influenza artistica nell'Italia meridionale in età romanica, testimoniata dal fiorente sviluppo, in Sicilia, dell'arte arabo-normanna.
La politica territoriale era basata sulla presenza dei baroni feudali, che operavano uno stretto controllo a livello locale; questo determinò l'attuazione di un vasto programma di realizzazione di castelli, che fungevano da basi militari o di gestione delle politiche locali da parte dei regnanti. Nella sola Inghilterra furono realizzati, nel corso dei secoli XI e XII, ben 50 castelli baronali ed altrettanti di proprietà dello stesso Guglielmo I.
II castello normanno si definì con una tipologia ben precisa: esso constava di una torre quadrata, detta maschio o mastio, affacciata su una corte, entrambi cinti da un perimetro murario. Eretto spesso su uno spalto svasato, il mastio era composto da più piani, dove venivano dislocati i posti di guardia, un piano abitabile, talvolta le celle per i prigionieri. L'entrata era posta in alto nella parete, per renderla inaccessibile ai colpi dell'ariete.
Talvolta era presente una torre separata più avanzata, il barbacane, o alcune torrette sulle mura. Caratteristici di questa tipologia sono ancor oggi i Castelli di Adrano, Paternò e Acicastello, nella Sicilia Orientale.
Nella fase di conquista i castelli normanni venivano realizzati in legno, ed in origine la corte era protetta da un fossato e da una palizzata, o da una torre in legno. Nella fase di stabilizzazione territoriale dei Normanni, la palizzata venne sostituita da mura, e dove prima c'era la torre venne eretto il mastio.
La politica territoriale era basata sulla presenza dei baroni feudali, che operavano uno stretto controllo a livello locale; questo determinò l'attuazione di un vasto programma di realizzazione di castelli, che fungevano da basi militari o di gestione delle politiche locali da parte dei regnanti. Nella sola Inghilterra furono realizzati, nel corso dei secoli XI e XII, ben 50 castelli baronali ed altrettanti di proprietà dello stesso Guglielmo I.
II castello normanno si definì con una tipologia ben precisa: esso constava di una torre quadrata, detta maschio o mastio, affacciata su una corte, entrambi cinti da un perimetro murario. Eretto spesso su uno spalto svasato, il mastio era composto da più piani, dove venivano dislocati i posti di guardia, un piano abitabile, talvolta le celle per i prigionieri. L'entrata era posta in alto nella parete, per renderla inaccessibile ai colpi dell'ariete.
Talvolta era presente una torre separata più avanzata, il barbacane, o alcune torrette sulle mura. Caratteristici di questa tipologia sono ancor oggi i Castelli di Adrano, Paternò e Acicastello, nella Sicilia Orientale.
Nella fase di conquista i castelli normanni venivano realizzati in legno, ed in origine la corte era protetta da un fossato e da una palizzata, o da una torre in legno. Nella fase di stabilizzazione territoriale dei Normanni, la palizzata venne sostituita da mura, e dove prima c'era la torre venne eretto il mastio.
Il castello concentrico
Lo sviluppo tipologico dei castelli fu determinato, a partire dal XII secolo, dai cambiamenti apportati dai Crociati che, come avevano visto nel Vicino Oriente, introdussero l'uso di più mura difensive, intervallate da torri. Questa innovazione ebbe molto seguito in Europa. Analizziamo il tipo di castello concentrico attraverso l'esempio di Fenis, in Valle d'Aosta, costruito nel 1340 su un precedente edificio del 1242.
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Annaemy